Spotify ha annunciato l’introduzione dei “Play Count” pubblici per i podcast sulla propria app, scatenando una reazione inaspettatamente negativa da parte della community dei podcaster. Una mossa che, sulla carta, sembrava voler aumentare trasparenza e valorizzazione dei contenuti, ma che nella pratica ha sollevato molte più domande che entusiasmo.
In questo articolo, analizziamo in profondità cosa significa questa novità, perché ha creato disagio tra i creator e quali sono le vere implicazioni di questa scelta per chi lavora nell’ambito della audio strategy, del branded content e della podcast production.
Cosa ha annunciato Spotify
Con un post su Threads, Spotify ha comunicato che inizierà a mostrare il numero di “Play” per ogni episodio di podcast, rendendo pubblico questo dato direttamente sull’app. L’intento dichiarato è quello di “aumentare la trasparenza e offrire agli ascoltatori un parametro per scoprire contenuti popolari”.
Ma i primi feedback ricevuti da Spotify sono tutt’altro che positivi, come riporta anche NBC News. I creator hanno manifestato preoccupazione per il rischio che questo dato diventi un’arma a doppio taglio, penalizzando i piccoli podcaster e favorendo esclusivamente i grandi network.
Spotify ha assicurato che ascolterà i feedback e che fornirà ulteriori dettagli nei prossimi giorni, ma intanto le polemiche non si sono fatte attendere.
Come Spotify Conta i “Play”: i Limiti del Modello
Secondo le nuove linee guida pubblicate da Spotify:
Un "Play" viene conteggiato quando un utente attiva la riproduzione di un episodio sulla piattaforma.
Conta solo una volta per sessione, anche se l'utente mette in pausa e riprende l'ascolto.
Non vengono conteggiati gli ascolti di trailer o clip.
Questa definizione sembra chiara, ma la realtà è molto più sfumata. Secondo i dati riportati da Podnews Weekly Review, lo stesso contenuto su Spotify e Apple Podcasts ha generato numeri drasticamente diversi:
185 utenti unici su entrambe le piattaforme in 60 giorni.
715 “play” su Spotify.
2.800 “play” su Apple Podcasts.
Una differenza di quasi quattro volte a favore di Apple, nonostante lo stesso pubblico. Questo perché Apple conta ogni tocco del tasto “play”, mentre Spotify adotta un metodo più restrittivo.
Perché i Podcaster Sono Preoccupati
Rischio di Demoralizzazione per i Piccoli Creator
La pubblicazione del numero di play può far sembrare “minori” o “fallimentari” i podcast con numeri bassi, creando un effetto scoraggiante soprattutto per i creator indipendenti o di nicchia. Questo rischia di influenzare negativamente il comportamento degli ascoltatori e degli sponsor, spingendo solo verso i contenuti già popolari.
Assenza di Standard Universali di Misurazione
Le piattaforme non usano criteri condivisi (come quelli proposti dallo IAB - Interactive Advertising Bureau), creando confusione e rendendo i confronti tra le piattaforme poco affidabili. Spotify, Apple e YouTube continuano a misurare in modo diverso, alimentando la sfiducia verso i dati pubblicati.
Impatto Reputazionale
Esporre dati pubblici può alterare la percezione di valore di un podcast, a prescindere dalla qualità del contenuto, favorendo un’industria sempre più guidata dai numeri e sempre meno dalla sostanza editoriale.
Implicazioni per Brand e Agenzie
Per chi lavora nella audio strategy e produce podcast per brand o per progetti di comunicazione, questa mossa apre nuovi scenari da valutare con attenzione:
Dati pubblici non significano dati affidabili: chi si occupa di consulenza e produzione dovrà educare i clienti a non farsi guidare solo dai numeri visibili su Spotify, ma a considerare metriche più complete come le download analytics, il tasso di completamento, e l’engagement reale.
La strategia deve includere più piattaforme: Spotify è importante, ma non è l’unica piattaforma. I dati divergenti dimostrano che un approccio multipiattaforma resta fondamentale per raggiungere realmente il pubblico.
Raccontare il valore oltre i numeri: chi lavora nel podcasting dovrà comunicare meglio cosa significa un ascolto di qualità, al di là dei “play”, valorizzando l’esperienza di ascolto, l’impatto narrativo e il coinvolgimento.
Conclusioni
La scelta di Spotify di rendere pubblici i “Play Count” apre un tema molto più ampio che riguarda la trasparenza, la qualità, e la sostenibilità dell’intero ecosistema podcast.
Come professionisti della audio strategy, è nostro compito aiutare brand, creatori e ascoltatori a leggere i dati nel modo corretto, evitando che il podcasting diventi una semplice gara di numeri, invece di restare uno spazio creativo di valore e relazione autentica.
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Fonte: podnews / www.nbcnews.com